Ricordi, numeri, pensieri

Le mie note personali con Obsidian

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Da un paio di mesi utilizzo Obsidian per gestire le mie note personali.
Ci sono arrivato dopo aver utilizzato, tanti anni fa, Evernote, poi file sparsi, Stackedit e infine, in tempi più recenti, Notion.

Cos'è Obsidian

Obsidian è un'applicazione che gira su Windows, macOS, Linux, iOS e Android.
Nel campo ricchissimo delle applicazioni di gestione delle note, Obsidian spicca per alcune caratteristiche che ritengo vantaggiose:

  1. le note utilizzano il linguaggio Markdown, e sono memorizzate nel file system della propria macchina come file testo (con estensione .md); in ogni momento, quindi, è possibile accedere con un semplice editor a ogni singola nota, anche al di fuori dall'applicazione; le note sono mie e me le gestisco io;
  2. il Markdown di Obsidian consente di inserire diagrammi, grazie al linguaggio Mermaid, e frammenti di codice di programmazione (Python, C, html, ...), evidenziandone la sintassi; i due diagrammi che seguono sono stati realizzati, in Obsidian, con Mermaid;
  3. intorno a Obsidian si è formata una community di sviluppatori di estensioni, che rendono l'applicazione estremamente potente e configurabile sulle proprie esigenze;
  4. anche se, nella versione free, Obsidian non consente di accedere alla propria base di note da più di un dispositivo, è abbastanza semplice aggirare l'ostacolo utilizzando l'applicazione Dropbox.

L'architettura del mio ambiente di note personali con Obsidian

Utilizzo normalmente un pc con Xubuntu Linux, un MacBook e, più di rado, un pc Windows 11. Non può mancare uno smartphone per la mobilità, nel mio caso un Android 12.
Come premesso, per l'accesso da più dispositivi mi affido a un account gratuito di Dropbox. Questa è l'architettura che ho realizzato:

Architettura multi-dispositivo, realizzata con Obsidian e Dropbox

La struttura di file e cartelle della base dati (il vault nella terminologia Obsidian), è ospitata nella cartella Dropbox, sincronizzata tra i vari dispositivi.
Il piano gratuito di Dropbox consente di collegare fino a 3 dispositivi, quindi per forza di cose il pc Windows, utilizzato più di rado, è normalmente fuori gioco, come evidenziato dalla linea tratteggiata.

Sullo smartphone non ho installato l'app Obsidian, perché da mobile mi limito a catturare un'idea, memorizzandola in un file di testo creato con l'app Dropbox. Basta salvarla con estensione .md, riporla in una cartella particolare del proprio vault Obsidian, per poi ritrovarsela accedendo al pc linux o al MacBook.
Particolare non trascurabile, la nota può essere dettata allo smartphone, semplificando ulteriormente il tutto.

La struttura delle note

Via via che si salvano note, diventa sempre più complicato raccapezzarsi quando si vuol riaprire una particolare nota. Sono certamente di aiuto i tag che Obsidian consente di aggiungere a una singola nota, e naturalmente il motore di ricerca interno all'applicazione.

È però utile organizzare le annotazioni secondo una struttura semplice, basata su poche regole, ma funzionali.
Ho organizzato le mie note secondo la struttura che si vede nel diagramma qui sotto.

Struttura organizzativa delle note nel mio vault Obsidian

In dettaglio:

  • il vault è organizzato per aree di interesse (es.: Linux, sito 70plus, math, ...);
  • per ogni mia area di interesse creo, nel primo livello del vault, una pagina di sommario;
  • nel primo livello del vault ci sono anche alcune cartelle specifiche:
    • note, che contiene una cartella per ogni area di interesse, nella quale inserirò le note create via via; se un’idea è legata a più aree di interesse, starà nella cartella dell’area con cui ha più attinenza;
    • nella cartella note c'è un'ulteriore cartella contenente delle tabelle Kanban, una per ogni area di interesse; l’installazione di un plug-in su Obsidian consente infatti di creare questo tipo di tabella nella versione più semplice possibile, sufficiente comunque allo scopo;
  • Sempre sul primo livello del vault, ho poi le cartelle:
    • dropnotes, che contiene le note inserite da smartphone, successivamente editate e spostate nella cartella di note di appartenenza;
    • immagini, cartella con le immagini esterne inserite nelle varie note;
    • modelli, con i template creati per impostare note di formato ripetitivo (esempio: report di riunioni, recensioni di film o libri; io mi sono approntato un template per inserire data e sommario in una nota, e uno per le ricette di cucina che sto imparando a realizzare in modo più o meno passabile).

Struttura delle note: vista ad albero

Una vista semplificata della struttura realizzata, eliminando le foglie dell'albero e riducendo le aree di interesse:

.
├── dropnotes
│   └── ...
├── Immagini
│   └── ...
├── modelli
│   ├── data.md
│   └── modello di una ricetta.md
├── Note
│   ├── Kanban
│   │   ├── Bacheca di Cucina.md
│   │   ├── Bacheca Linux.md
│   │   └── Bacheca sito 70plus.md
│   ├── 70plus
│       └── ...
│   ├── Cucina
│       └── ...
│   ├── da_fare
│       └── ...
│   └── Linux
│       └── ...
├── Cucina.md
├── Da fare.md
├── Linux.md
└── Sito 70plus.md

Effetti sulla produttività

Ho passato da poco il centinaio di note e devo dire che è aumentata notevolmente la mia produttività, in varie direzioni: articoli su Inchiostro Virtuale, esperimenti su Linux, le mie ricerche matematiche; persino le mie qualità culinarie sono migliorate (però questo me lo dico da solo).
Il motivo: la semplicità di Obsidian è uno stimolo insospettato ad annotare cose, e la velocità nel ritrovarle libera spazio per la creatività.

Pasquale

Dopo innumerevoli anni da informatico, tra Ivrea e Milano, finalmente a riposo sulle rive del lago di Lecco. Scrivimi a: 70plus@libero.it